FAQ AREA LEGALE
Da secoli l’avvocato serve per difendere qualcuno: che questo qualcuno sia il singolo cittadino che si ritiene leso da un altro privato ovvero l’imputato processato dallo Stato perchè accusato di avere commesso un reato, il tratto comune a tutte le situazione in cui interviene un legale è la difesa di un diritto (la libertà personale, la proprietà, l’onore, l’integrità psico – fisica, l’affidamento di un figlio, la salvezza di un’impresa e i posti di lavoro, ecc.).
Con la difesa di un diritto l’avvocato difende anche i principi cardini del nostro Stato democratico: il principio di uguaglianza e di non discriminazione, le garanzie processuali di tutti, la libertà di espressione.
Quando si ha necessità di un avvocato la prima cosa da fare è sceglierlo, verificando se la prestazione richiesta rientra fra le competenze che offriamo ai nostri clienti. Per il nostro Studio Legale il rapporto di fiducia è essenziale e preliminare ad ogni incarico: per questo il primo colloquio conoscitivo e informativo è il momento più importante per la creazione di questa fiducia.
Si può avere ragione o anche avere torto, ma è fondamentale fidarsi di quanto illustrato dall’avvocato scelto, perchè altrimenti si vivrà sempre con il rimpianto di non aver avuto giustizia a causa del proprio legale.
In queste situazioni è sempre meglio rivolgersi ad un altro avvocato, anche per acquisire un secondo parere: piuttosto che rimanere insoddisfatti e incerti sull’operato del proprio legale è meglio anche valutare la possibilità di sostituirlo: a volte altri punti di vista o strategie possono essere utili per sbloccare situazioni che paiono senza via d’uscita.
Il nostro Studio consente di richiedere una consulenza legale sia attraverso i tradizionali contatti (telefono e mail) sia attraverso il nostro sito internet, utilizzando il form di contatto presente in home page. E’ possibile richiedere anche una consulenza on-line tramite Skype o similari.
Non è possibile presentarsi direttamente presso lo Studio, perché ovviamente l’attività deve essere organizzata per soddisfare al meglio le esigenze di tutti.
In ogni caso il cliente sarà contattato entro le 24 ore dalla richiesta per fissare un primo incontro conoscitivo e informativo.
Ovviamente non è possibile dare una risposta univoca, in quanto il compenso dell’avvocato dipende dal tipo di prestazione richiesta (consulenza stragiudiziale o giudiziale, assistenza continuativa, ecc.) e dalla complessità dell’attività da svolgere.
Per il nostro Studio Legale è peraltro indispensabile fornire al cliente le indicazioni e le informazioni tutte necessarie per porlo in condizione di capire quanto pagherà e per che cosa.
Per questa ragione l’avvocato Delmonte opera esclusivamente con preventivo: al cliente viene presentato e sottoscritto un accordo che mette nero su bianco il costo della prestazione legale nelle diverse fasi giudiziali.
L’unico istituto che prevede l’assistenza legale gratuita nel nostro ordinamento è il patrocinio a spese dello Stato (cd. Gratuito patrocinio). L’istituto del patrocinio a spese dello Stato garantisce il diritto costituzionale di difesa.
Esso consente ai cittadini non abbienti, al fine di essere rappresentati in giudizio sia per agire che per difendersi, di poter nominare un avvocato e farsi assistere a spese dello Stato.
L’istituto del patrocinio a spese dello Stato vale nel processo civile, amministrativo, contabile e tributario ed anche nelle procedure di volontaria giurisdizione (separazioni consensuali, divorzi congiunti etc.); esso vale anche nel processo penale.
Condizione per essere ammessi al patrocinio a spese dello stato è quella di essere titolari, in linea generale, di un reddito annuo imponibile, secondo l’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore a euro 11.746,68 (aggiornato al 30.01.2021).
Come si diceva poc’anzi, l’accordo fra l’avvocato e il cliente determina il costo dell’assistenza giudiziale: tale accordo determina altresì le modalità di pagamento dei compensi pattuiti.
In linea generale l’avvocato Delmonte propone una modalità di pagamento che tiene conto delle fasi processuali da affrontare, salve le spese vive (contributo unificato, marche, affrancature, ecc.) che devono essere sempre anticipate dal cliente.
In Italia l’assistenza tecnica in una causa è riservata agli avvocati, salvo che per i giudizi di valore inferiore ad euro 1.100,00 avanti il Giudice di Pace, per le cause di opposizione contro le ordinanza – ingiunzione emesse ai sensi della legge n. 689/1981 e per alcuni procedimenti di volontaria giurisdizione avanti il Tribunale (ad esempio nell’ipotesi in cui si richieda la nomina di un amministratore di sostegno per un famigliare incapace di attendere ai propri interessi). In questi casi il cittadino può stare in giudizio da solo, ma nel rispetto, ovviamente, delle norme processuali.
In caso di separazione consensuale i documenti sempre necessari sono l’atto integrale di matrimoniale e il certificato cumulativo di stato di famiglia e di residenza di entrambi i coniugi.
In caso di separazione giudiziale (ossia quando i coniugi non hanno raggiunto un accordo sul contenuto della loro separazione) sicuramente saranno necessarie le ultime tre dichiarazioni dei redditi: a seconda del caso specifico l’avvocato Pedretti indicherà gli ulteriori documenti necessari.
Quando invece i coniugi sono già separati e devono procedere al divorzio, sarà necessaria la copia autentica del verbale di separazione e del decreto di omologa (ovvero la sentenza di separazione).
In caso di fattura insoluta, la strada più celere per provare a recuperare il proprio credito consiste nel depositare in Tribunale un ricorso per decreto ingiuntivo (cfr. il nostro approfondimento sul recupero crediti). Essendo un procedimento sommario, in tempi brevi (solitamente meno di 30 giorni), il creditore può ottenere un titolo che attesta il proprio credito. Si può ricorrere a tale procedura quando si è creditori di una somma di denaro liquida, certa ed esigibile, oltre che fondata su prova scritta. Nel caso di transazioni commerciali, la prova scritta è costituita dalla fattura insoluta e, soprattutto, dalla copia autenticata da Notaio delle proprie scritture contabili ove la fattura è iscritta. L’imprenditore in possesso di tale documentazione potrà richiedere l’emissione dell’ingiunzione di pagamento: il decreto ingiuntivo potrà essere provvisoriamente eseguito (ossia dovrà essere eseguito anche nel termine di 40 giorni per l’opposizione) quando il creditore produce documentazione sottoscritta dal debitore comprovante il diritto fatto valere. Nella prassi è riconosciuta la provvisoria esecuzione nei casi in cui il debitore abbia riconosciuto il proprio debito, chiedendo, ad esempio, una dilazione di pagamento o, più in generale, rimandando il pagamento a tempi migliori. In caso di decreto ingiuntivo “ordinario” lo stesso diverrà definitivo decorsi quaranta giorni dalla sua notifica in assenza di opposizione.
Hai già una causa in corso ma vuoi cambiare avvocato? E’ una scelta possibile in qualsiasi momento del giudizio. Abbi cura di trovare un sostituto prima e di rendere il passaggio di consegna il più agevole possibile fornendo al nuovo avvocato tutte le informazioni utili e i documenti del caso.
Da secoli l’avvocato serve per difendere qualcuno: che questo qualcuno sia il singolo cittadino che si ritiene leso da un altro privato ovvero l’imputato processato dallo Stato perchè accusato di avere commesso un reato, il tratto comune a tutte le situazione in cui interviene un legale è la difesa di un diritto (la libertà personale, la proprietà, l’onore, l’integrità psico – fisica, l’affidamento di un figlio, la salvezza di un’impresa e i posti di lavoro, ecc.).
Con la difesa di un diritto l’avvocato difende anche i principi cardini del nostro Stato democratico: il principio di uguaglianza e di non discriminazione, le garanzie processuali di tutti, la libertà di espressione.
Quando si ha necessità di un avvocato la prima cosa da fare è sceglierlo, verificando se la prestazione richiesta rientra fra le competenze che offriamo ai nostri clienti. Per il nostro Studio Legale il rapporto di fiducia è essenziale e preliminare ad ogni incarico: per questo il primo colloquio conoscitivo e informativo è il momento più importante per la creazione di questa fiducia.
Si può avere ragione o anche avere torto, ma è fondamentale fidarsi di quanto illustrato dall’avvocato scelto, perchè altrimenti si vivrà sempre con il rimpianto di non aver avuto giustizia a causa del proprio legale.
In queste situazioni è sempre meglio rivolgersi ad un altro avvocato, anche per acquisire un secondo parere: piuttosto che rimanere insoddisfatti e incerti sull’operato del proprio legale è meglio anche valutare la possibilità di sostituirlo: a volte altri punti di vista o strategie possono essere utili per sbloccare situazioni che paiono senza via d’uscita.
Il nostro Studio consente di richiedere una consulenza legale sia attraverso i tradizionali contatti (telefono e mail) sia attraverso il nostro sito internet, utilizzando il form di contatto presente in home page. E’ possibile richiedere anche una consulenza on-line tramite Skype o similari.
Non è possibile presentarsi direttamente presso lo Studio, perché ovviamente l’attività deve essere organizzata per soddisfare al meglio le esigenze di tutti.
In ogni caso il cliente sarà contattato entro le 24 ore dalla richiesta per fissare un primo incontro conoscitivo e informativo.
Ovviamente non è possibile dare una risposta univoca, in quanto il compenso dell’avvocato dipende dal tipo di prestazione richiesta (consulenza stragiudiziale o giudiziale, assistenza continuativa, ecc.) e dalla complessità dell’attività da svolgere.
Per il nostro Studio Legale è peraltro indispensabile fornire al cliente le indicazioni e le informazioni tutte necessarie per porlo in condizione di capire quanto pagherà e per che cosa.
Per questa ragione l’avvocato Pedretti opera esclusivamente con preventivo: al cliente viene presentato e sottoscritto un accordo che mette nero su bianco il costo della prestazione legale nelle diverse fasi giudiziali.
L’unico istituto che prevede l’assistenza legale gratuita nel nostro ordinamento è il patrocinio a spese dello Stato (cd. Gratuito patrocinio). L’istituto del patrocinio a spese dello Stato garantisce il diritto costituzionale di difesa.
Esso consente ai cittadini non abbienti, al fine di essere rappresentati in giudizio sia per agire che per difendersi, di poter nominare un avvocato e farsi assistere a spese dello Stato.
L’istituto del patrocinio a spese dello Stato vale nel processo civile, amministrativo, contabile e tributario ed anche nelle procedure di volontaria giurisdizione (separazioni consensuali, divorzi congiunti etc.); esso vale anche nel processo penale.
Condizione per essere ammessi al patrocinio a spese dello stato è quella di essere titolari, in linea generale, di un reddito annuo imponibile, secondo l’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore a euro 11.746,68 (aggiornato al 30.01.2021).
Come si diceva poc’anzi, l’accordo fra l’avvocato e il cliente determina il costo dell’assistenza giudiziale: tale accordo determina altresì le modalità di pagamento dei compensi pattuiti.
In linea generale l’avvocato Delmonte propone una modalità di pagamento che tiene conto delle fasi processuali da affrontare, salve le spese vive (contributo unificato, marche, affrancature, ecc.) che devono essere sempre anticipate dal cliente.
In Italia l’assistenza tecnica in una causa è riservata agli avvocati, salvo che per i giudizi di valore inferiore ad euro 1.100,00 avanti il Giudice di Pace, per le cause di opposizione contro le ordinanza – ingiunzione emesse ai sensi della legge n. 689/1981 e per alcuni procedimenti di volontaria giurisdizione avanti il Tribunale (ad esempio nell’ipotesi in cui si richieda la nomina di un amministratore di sostegno per un famigliare incapace di attendere ai propri interessi). In questi casi il cittadino può stare in giudizio da solo, ma nel rispetto, ovviamente, delle norme processuali.
In caso di separazione consensuale i documenti sempre necessari sono l’atto integrale di matrimoniale e il certificato cumulativo di stato di famiglia e di residenza di entrambi i coniugi.
In caso di separazione giudiziale (ossia quando i coniugi non hanno raggiunto un accordo sul contenuto della loro separazione) sicuramente saranno necessarie le ultime tre dichiarazioni dei redditi: a seconda del caso specifico l’avvocato Pedretti indicherà gli ulteriori documenti necessari.
Quando invece i coniugi sono già separati e devono procedere al divorzio, sarà necessaria la copia autentica del verbale di separazione e del decreto di omologa (ovvero la sentenza di separazione).
In caso di fattura insoluta, la strada più celere per provare a recuperare il proprio credito consiste nel depositare in Tribunale un ricorso per decreto ingiuntivo (cfr. il nostro approfondimento sul recupero crediti). Essendo un procedimento sommario, in tempi brevi (solitamente meno di 30 giorni), il creditore può ottenere un titolo che attesta il proprio credito. Si può ricorrere a tale procedura quando si è creditori di una somma di denaro liquida, certa ed esigibile, oltre che fondata su prova scritta. Nel caso di transazioni commerciali, la prova scritta è costituita dalla fattura insoluta e, soprattutto, dalla copia autenticata da Notaio delle proprie scritture contabili ove la fattura è iscritta. L’imprenditore in possesso di tale documentazione potrà richiedere l’emissione dell’ingiunzione di pagamento: il decreto ingiuntivo potrà essere provvisoriamente eseguito (ossia dovrà essere eseguito anche nel termine di 40 giorni per l’opposizione) quando il creditore produce documentazione sottoscritta dal debitore comprovante il diritto fatto valere. Nella prassi è riconosciuta la provvisoria esecuzione nei casi in cui il debitore abbia riconosciuto il proprio debito, chiedendo, ad esempio, una dilazione di pagamento o, più in generale, rimandando il pagamento a tempi migliori. In caso di decreto ingiuntivo “ordinario” lo stesso diverrà definitivo decorsi quaranta giorni dalla sua notifica in assenza di opposizione.
Hai già una causa in corso ma vuoi cambiare avvocato? E’ una scelta possibile in qualsiasi momento del giudizio. Abbi cura di trovare un sostituto prima e di rendere il passaggio di consegna il più agevole possibile fornendo al nuovo avvocato tutte le informazioni utili e i documenti del caso.
L’abitudine ad indugiare annienta l’abitudine a decidere
Adagio Orientale